Ci preoccupano alcune decisioni della nostra Amministrazione che ci sembrano dettate più da motivazioni ideologiche che dall’effettivo beneficio che ne verrebbe a noi amministrati.
Ad esempio, con l’atto determinativo 515 del 19/11/2019, l’Ufficio Ambiente del Settore Pianificazione e gestione del territorio ci informa innanzi tutto sulle mobilitazioni dei Fridays for future e ci dice che «il Comune di Fiorano, affianco ai propri ragazzi nella costruzione di una sana coscienza a tutela dell’ambiente ritiene utile aderire a tali spinte favorendo comportamenti sostenibili pur ritenendo prioritaria la regolare frequentazione scolastica».
Quindi si rileva che «per dare compimento agli impegni politici assunti e sostenere i giovani frequentanti le scuole primarie (di secondo grado) e secondarie di Fiorano a rafforzare la propria coscienza ambientale senza perdere giorni di scuola si è deciso di acquistare una fornitura di fasce multifunzioni da indossare in occasione dei “Friday For Future” in numero pari a 1500 pezzi senza rinunciare alla regolare frequentazione scolastica ma aderendo virtualmente alle iniziative vestendo un oggetto, quale appunto la fascia multifunzione, a simbolo di partecipazione».
La morale è che il Comune spenderà 1.350 Euro (più 297 Euro di IVA) di soldi nostri «per la progettazione grafica, stampa e fornitura di 1500 fasce multifunzione di colore verde, con stampa a 1 colore di logo inneggiante alla tutela dell’ambiente, in poliestere e di dimensioni 25*50 cm».
Non vogliamo in questa sede entrare nel merito del dibattito sulle cause antropiche dei cambiamenti climatici; tanto più che su ciò che dicono Greta e i suoi finanziatori il consenso della comunità scientifica è tutt’altro che unanime.
Nemmeno vogliamo pensare a quanto sia ecologico il poliestere delle fascette di cui sopra.
Ci interessa invece vedere la cosa da un altro punto di vista.
Non è ben chiaro chi siano – nelle intenzioni dell’Amministrazione Comunale – i piccoli Gretini e Gretine che dovrebbero indossare le fasce verdi durante le lezioni del venerdì; sicuramente i ragazzi delle medie inferiori, ma anche gli alunni di un fantomatico secondo grado delle elementari. Quindi, a meno di improbabili pluriripetenti, tutti gli studenti interessati dovrebbero essere minorenni.
Ci chiediamo allora: sarà stato chiesto il permesso ai loro genitori? Tutti lo avranno già accordato?
E se qualcuno non lo accordasse verrebbe ritenuto un cattivo genitore che non pensa al futuro dei propri figli?
Potrebbe succedere che qualche bambino metta in croce i propri genitori perché vuol essere anche lui uguale ai suoi compagni fasciati e non essere additato come figlio di genitori degeneri?
Ci chiediamo ancora: i dirigenti scolastici e i docenti interessati dall’iniziativa ne sono stati preventivamente informati? Ne saranno tutti entusiasti? Saranno anche loro invitati a indossare la fascia verde? Se qualcuno non avesse intenzione di indossarla darebbe controtestimonianza ecologica?
Soprattutto ci chiediamo: è proprio un bene politicizzare – lasciateci passare questo termine desueto - bambini e ragazzini? Noi crediamo di no. Non siamo la Cina di Mao e di Xi Jinping.
Crediamo che meglio si potrebbe contribuire alla tutela dell’ambiente piantando nuovi alberi e riqualificando il verde urbano, migliorando la viabilità, bonificando aree industriali dismesse, cercando davvero di minimizzare il consumo di suolo. Cioè facendo quello che davvero spetta a un’amministrazione comunale.
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