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Censuriamoci così, senza pudore.

Sabato 9 Novembre – trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino – Fratelli d’Italia ha iniziato nel nostro Comune la campagna elettorale per le elezioni regionali di Gennaio 2020 installando un banchetto in centro a Spezzano. L’iniziativa è stata pubblicizzata con un post sulla nostra pagina Facebook che è stato poi condiviso su La voce di Fiorano, Spezzano, Nirano e Ubersetto visto che – rispettando le regole di quelle pagine pubbliche – veniva pubblicizzata un’iniziativa organizzata a Fiorano dal circolo fioranese del nostro partito e che non c’era ombra di incitamento all’odio o al bullismo. Fin da subito il post su La voce ha ricevuto i commenti sarcastici dei soliti sedicenti tolleranti; poi, a un certo punto, il post è sparito. Quando ce ne siamo accorti abbiamo chiesto garbatamente spiegazioni e ci è stato detto che era stato tolto perché era stato segnalato (per ben due volte!); l’amministratore delle pagine, senza verificare più di tanto, si è fidato delle segnalazioni e ha eliminato il post. All’amministratore frettoloso chiediamo benevolmente di esserlo un po’ meno in futuro. Capiamo bene che amministrare una pagina Facebook così frequentata da telefonino può essere materialmente difficoltoso e che, presi magari da altre cose, sia più sbrigativo premere il tasto di eliminazione che non andare a verificare la fondatezza delle segnalazioni di abuso; comunque, ci è stato chiesto scusa per l’inconveniente e volentieri accettiamo. Su quanto accaduto abbiamo avuto la solidarietà degli altri partiti di minoranza. Crediamo che sia grave che qualcuno voglia non solo discutere le idee degli altri o anche combatterle – entrambe cose più che lecite in democrazia –, ma pure censurarle; anzi, censurare addirittura l’avviso di un evento regolarmente autorizzato. Crediamo di esserci sempre comportati in modo corretto quando abbiamo espresso il nostro pensiero, di aver documentato le nostre affermazioni quando abbiamo avuto qualche osservazione da fare, di aver taciuto quando qualcuno ha attaccato pesantemente e personalmente alcuni di noi nella scorsa campagna elettorale, di non aver troppo ceduto alla tentazione dei botta e risposta non meditati in cui Facebook cerca di attirare. Cerchiamo di essere buoni, ma ci dispiacerebbe passare per stupidi: il tentativo di censura che è stato fatto nei nostri confronti è una cosa gravissima e non abbiamo alcuna intenzione di farla passare sotto silenzio. Sarebbe carino conoscere le motivazioni che hanno spinto il mancato censore a fare la sua segnalazione e magari ricevere le scuse anche da parte sua, ma soprattutto ci aspettiamo che non si ripetano più tentativi simili. La libertà è un bene prezioso e va difesa. Non è un bel segno quando qualcuno si arroga il diritto di indicare chi può parlare e chi no, di cosa si può parlare e di cosa no. A chi proprio non gradisce che anche il nostro partito occupi – con tutti i permessi del caso – qualche metro quadro delle piazze fioranesi suggeriamo di farsene una ragione: da qui alla mezzanotte del 24 Gennaio 2020 ci saremo parecchie volte. Per tentare di liberare l’Emilia-Romagna non da bimbi multicolori – come vuole fraintendere un assiduo commentatore – ma semplicemente dal partito di color rosso ormai sbiadito che da troppi anni (cinquanta) la governa.

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